Torroncino di nonna Laura
Oggi vi presento il dolce che ha caratterizzato il Natale fin dalla mia infanzia: il torroncino di nonna Laura (la “mia” nonna Laura).
Si tratta di una versione rivisitata dei “purciddruzzi” leccesi (che sono simili agli “struffoli” napoletani). La ricetta originale prevede delle palline di pasta fritta passate nel miele e disposte a piramide in un piatto; mia nonna, invece, aggiungeva delle mandorle tostate, li passava nel miele caramellato con un po’ di zucchero e ne faceva dei mucchietti croccanti e deliziosi!
Il Natale non sarebbe lo stesso senza il torroncino della nonna e rifarlo ogni anno per me è un rito irrinunciabile perchè, oltre ad essere il mio dolce preferito in assoluto, è anche uno dei modi per ricordare una figura fondamentale nella mia vita, venuta a mancare alla veneranda età di 101 anni ma, per me, ugualmente troppo presto!
Ingredienti
Attrezzatura
Pasta
500 farina
50 ml olio di oliva
50 ml vino bianco
200 ml acqua
1 cucchiaino di zucchero
Un pizzico di sale
Buccia 1 mandarino
1 l olio di arachidi per friggere
Caramello
1/2 kg mandorle bianche
500 g miele
120 gr zucchero
100 ml acqua calda
Codette colorate per decorare
succo di 2 limoni da cospargere sul piano di lavoro
Procedimento
Pasta
Far scaldare per qualche minuto l’olio di oliva in una padella insieme alla buccia di mandarino.
Spegnere, filtrare e far raffreddare
Impastare la farina con l’olio, l’acqua, il vino, lo zucchero e il sale fino a renderla ben omogenea ed elastica; utilizzare il robot con gancio a media velocità oppure impastare a mano.
Far riposare la pasta per 30 minuti in un contenitore chiuso o avvolta da pellicola.
Tagliarla in piccoli pezzi e ricavare dei rotolini da tagliare a tocchetti. Tenere la pasta sempre sotto un canovaccio o in un contenitore chiuso mentre si esegue questa operazione per evitare che si secchi.
Disporre i tocchetti su un vassoio infarinato cercando di tenerli distanziati e poi friggerli nell’olio bollente: si gonfieranno e diventeranno delle palline. Non preoccupatevi se si attaccano tra di loro perchè si staccheranno durante la frittura. Io utilizzo una padella antiaderente da circa 30 cm di diametro.
Caramello
Tostare le mandorle con il grill sorvegliandole di continuo per evitare che brucino; tritarle grossolanamente con un coltello (non utilizzare il frullatore perché le triterà troppo finemente).
Mescolare le mandorle alla pasta fritta.
Spremere i limoni e distribuire il succo su un ripiano di marmo o acciaio, meglio se coperto con carta forno.
Cuocere acqua, zucchero e miele in un tegame antiaderente dai bordi alti portandolo a bollore fino ad ottenere un caramello biondo scuro (fare la prova su un piattino), quindi versarvi il composto di pasta e mandorle e mescolare velocemente fino ad amalgamare il tutto.
Versare sul ripiano con il limone e ricavare rapidamente dei mucchietti di composto aiutandosi con due cucchiai (non con le mani, perché sarà incandescente!).
Dopo aver preparato tutte le porzioni, riprenderle con le mani e stringerle in modo da far assumere la forma in fotografia.
Cospargere con le codette colorate.
Conservare in contenitori di vetro o di metallo protetti da carta forno e ben chiusi.
Note
Le prime volte è consigliabile dividere in due parti il composto di palline e mandorle e gli altri ingredienti in modo da fare due colate: in questo modo si riuscirà a controllare meglio la fase finale nella quale la rapidità è fondamentale.
La fase di cottura del caramello è quella più delicata: deve essere abbastanza scuro perché, in caso contrario, a causa della predominanza del miele, rimarrà morbido e i pezzetti non si attaccheranno.
E’ anche possibile dividere il lavoro in due parti: preparare le palline, friggerle, farle raffreddare bene e conservarle in un contenitore a chiusura ermetica o in una coppa chiusa con pellicola alimentare, il giorno dopo fare la colata con mandorle, zucchero e miele.
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